Ipertensione arteriosa: il vademecum per non correre rischi

Ipertensione arteriosa: il vademecum per non correre rischi

Alcuni importanti consigli su come tenere monitorati i valori, anche attraverso l’automisurazione

L’ipertensione arteriosa rappresenta uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare nei Paesi Occidentali; questo significa che i soggetti ipertesi hanno un maggiore rischio di infarto miocardico, ictus cerebrale e morte. Fortunatamente sono disponibili numerose strategie, altamente efficaci, per la riduzione della pressione arteriosa, dalla modifica dello stile di vita all’impiego di un’ampia gamma di medicinali antipertensivi.

Definizione Ipertensione Arteriosa

Nelle linee guida pubblicate dalla Società Europea di Cardiologia uno degli elementi di maggior rilievo è stata la ridefinizione dei criteri per la diagnosi di ipertensione arteriosa.

Si parla di ipertensione arteriosa in presenza di una pressione sistolica (pressione massima misurata dallo strumento) maggiore o uguale a 140 mmHg e/o di una pressione diastolica (pressione minima misurata dallo strumento) maggiore o uguale a 90 mmHg. Una pressione arteriosa ottimale è invece definita da valori di pressione inferiori a 120 mmHg (pressione sistolica) e 80 mmHg (pressione diastolica). Valori intermedi sono invece considerati borderline.

Come Misurare la Pressione Arteriosa

La pressione arteriosa può essere misurata con strumenti auscultatori che richiedono l’impiego di un fonendoscopio ed un bracciale pressorio, oppure con strumenti automatici elettronici.

I primi, richiedono una certa esperienza nella misurazione, mentre i secondi possono essere impiegati su larga scala purché si tratti di strumenti validati ed affidabili. A prescindere dal tipo di strumento utilizzato, alcuni importanti accorgimenti devono essere utilizzati al fine di ottenere misurazioni pressorie affidabili:

  •  Il soggetto deve essere seduto in posizione confortevole per almeno 5 minuti prima della misurazione.
  • La pressione va misurata preferibilmente a digiuno, non si deve aver assunto bevande a base di caffeina o similari e non si deve aver fumato per almeno 30 minuti prima della misurazione.
  • La pressione deve essere misurata utilizzando una cuffia pressoria di taglia adeguata al braccio del paziente.
  • La cuffia pressoria va posizionata sul braccio, a livello del bicipite, sopra la fossa antecubitale. Il braccio deve essere disteso e posizionato in maniera confortevole su una superficie di appoggio.
  • Devono essere effettuate due misurazioni della pressione a circa 2/3 minuti di distanza una dall’altra. Il valore di pressione da riportare deve essere calcolato come la media delle due misurazioni effettuate.

 

 

Rappresenta uno dei principali fattori di incidenza di patologie cardiovascolari

Chi deve misurare la pressione arteriosa e quando rivolgersi al medico

Tutti i soggetti adulti dovrebbero conoscere i loro valori di pressione arteriosa, anche in assenza di patologie note, poiché l’ipertensione arteriosa nella maggior parte dei casi non dà sintomi. In caso di valori normali, è consigliabile misurare la pressione arteriosa almeno una volta all’anno; in caso di valori borderline (superiori a 130/80) è consigliabile effettuare misurazioni più frequenti. Infine, nel caso di riscontro di valori pressori elevati (superiori a 140/90) è consigliabile rivolgersi al proprio medico di medicina generale per stabilire l’effettiva presenza di ipertensione arteriosa e definire le successive misure diagnostico-terapeutiche da intraprendere.

 


Dr. Andrea Cardona

  • Medico Chirurgo specialista in Cardiologia e Diagnostica Cardiovascolare Avanzata 

 

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