TC del cuore: come funziona e per chi è indicata?

TC del cuore: come funziona e per chi è indicata?

Infarto del miocardio e cardiopatia ischemica sono ad oggi la principale causa di morte in Occidente. 

Se chi ha un dolore toracico acuto (cioè a insorgenza improvvisa, di forte intensità e spesso irradiato al braccio sinistro) deve recarsi tempestivamente in pronto soccorso, poiché l’infarto può essere trattato solamente in ambito ospedaliero, a chi invece presenta episodi di dolore toracico non acuto, angina cronica, affanno e fame d’aria compiendo movimenti semplici è consigliato sottoporsi a scopo preventivo a TC (Tomografia Computerizzata) del cuore.

L’esame è inoltre indicato nei pazienti portatori di fattori rischio cardiovascolare (ipercolesterolemia, fumo, obesità etc.) e con importante familiarità per cardiopatia ischemica, a integrazione dello screening cardiologico di base.

Come mai la TC è considerata un esame diagnostico così importante? Ne parliamo con il Dott. Francesco Osimani, Medico Radiologo del Brugnoni Group Sanità.

 

TC: un esame fondamentale

 

La TC è una metodica diagnostica che consente l’elaborazione di immagini tridimensionali di sezioni anatomiche del cuore e delle coronarie attraverso l’utilizzo dei raggi X.

Si tratta di un esame della durata di pochi secondi, considerato dunque a bassa invasività, anche perché la quantità di raggi X utilizzati è piuttosto bassa e la capacità diagnostica del test, per contro, estremamente elevata. La predittività negativa di malattia della TC, infatti, si attesta intorno al 100%: il paziente che risulta negativo, dunque, può avviarsi serenamente alla conclusione del suo percorso cardiologico avendo certezza di non aver patologia coronarica;  per contro, in caso di risultato positivo, il paziente dovrà proseguire con un adeguato percorso di diagnosi, poiché la presenza di una patologia è estremamente probabile.

La TC del cuore, inoltre, è anche particolarmente utile per tutti quei pazienti che sono stati sottoposti a trattamenti chirurgici o percutanei a seguito di patologie cardiache, come per esempio bypass o stent coronarici, in quanto consente di controllare il loro stato di salute senza dover ricorrere a coronarografia selettiva, un esame invasivo che prevede un giorno di ospedalizzazione e un’indagine transcatetere. 

 

Perché si effettua la TC?

 

La TC è una metodica diagnostica fondamentale in determinate situazioni cliniche, come la prevenzione primaria in pazienti con rischio cardiovascolare basso o intermedio, poiché consente di definire il livello di rischio con grande precisione; in pazienti con sospetta aterosclerosi delle arterie coronarie, che presentano una sintomatologia con palpitazioni, dolore o affanno; e infine in tutti quei pazienti con una malattia coronarica già nota che è opportuno continuare a monitorare.

 

Come si effettua la TC?

 

Con la TC del cuore è possibile vedere e – se si utilizzano anche mezzi di contrasto – quantificare, la presenza o l’assenza di aterosclerosi coronarica

L’esame non è invasivo, fatta eccezione per l’eventuale iniezione endovenosa del mezzo di contrasto, e al paziente è unicamente richiesto il digiuno nelle sei ore precedenti l’esecuzione del test.

La TC, inoltre, è controindicata solamente per donne in gravidanza o in fase di allattamento e, eventualmente, è da svolgersi senza mezzo di contrasto in quei pazienti che hanno precedentemente sviluppato una reazione allergica o che sono affetti da insufficienza renale. 

Il paziente sottoposto a TC dovrà sdraiarsi per un tempo molto ridotto su un lettino che si muoverà orizzontalmente all’interno di un tubo aperto e dovrà restare immobile per tutta la durata dell’esame e, al momento opportuno, trattenere il respiro per circa 10 secondi. 

La durata complessiva dell’esame abitualmente non supera i 15 minuti

 

 

 

Dott. Francesco Osimani

 

Medico Radiologo del Brugnoni Group Sanità

 

 


 

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