COVID-19: Cosa c’è dietro ad un tampone?

COVID-19: Cosa c’è dietro ad un tampone?

Estrazione, amplificazione e reazione: così i Laboratori analisi delle strutture sanitarie italiane pubbliche e private hanno imparato ad eseguire la diagnosi di infezione da Covid-19.

 

Un anno fa di questi tempi era sconosciuto ai più, oggi è uno degli elementi più noti e temuti tra i tanti che la pandemia ha portato con sé: si tratta del tampone oro-rinofaringeo, di fatto il “gold standard” per la diagnosi di infezione da Covid-19. Ogni giorno, in Italia se ne eseguono decine di migliaia, a loro è demandato il responso sulla presenza o meno del virus.


Se l’esame è negativo o positivo, lo stabiliscono i tamponi monouso che, simili a un cotton fioc, arrivano fino alla mucosa della faringe, composti da tanti piccoli fili di cotone che permettono di raggiungere le cellule delle vie aeree, quelle attaccate dal virus.

 

Ma cosa succede ai tamponi subito dopo l’esecuzione dell’esame? Qual è la strada che percorrono prima di arrivare al traguardo che ne indica il risultato? Cosa succede nei laboratori che, senza sosta, lavorano a questo importante strumento di misurazione, fondamentale per comprendere l’evoluzione del virus?

Come moltissimi altri in tutta Italia, in questi mesi il Laboratorio analisi Chirolab dell’istituto Chirofisiogen Center di Perugia ha implementato la propria capacità di esecuzione dei tamponi oro-rinofaringei e ne ha affinato le modalità di processazione attraverso l’adozione di una serie di procedure utili a renderne sempre più rapido e affidabile il risultato.
Il Laboratorio conta su due zone separate per la gestione dei tamponi. La prima è quella di estrazione: qui il tampone viene processato per procedere all’estrazione del suo RNA virale. Proprio quest’ultimo, subito dopo, viene amplificato su uno strumento chiamato PCR che ne evidenzia la reazione.
Allineati in una piastra che, nella versione più estesa del Laboratorio di Chirolab arriva a 92, i campioni vengono quindi inseriti in un macchinario che li analizza e ne assegna la risposta finale a un computer. A ciascuno dei 92 tamponi inseriti nel sistema corrisponde un esito che, in caso di positività, il computer evidenzia in forma grafica con un colore diverso dagli altri e con un valore quantitativo.

È lo stesso Laboratorio analisi ad avvisare il paziente e il proprio medico prescrittore della positività al tampone oro-rinofaringeo. Ed è sempre dal Laboratorio analisi che parte l’inserimento del referto positivo sulla piattaforma regionale deputata a tenere il registro dei positivi al virus.

Quello di Chirolab conta su due estrattori, due PCR e su doppi turni di lavoro che, dal lunedì al sabato (in situazioni urgenti anche alla domenica), garantiscono la gestione completa dei tamponi di competenza del Laboratorio. Ovviamente ogni singola fase nel trattamento dei tamponi avviene in massima sicurezza e conta su un’équipe di professionisti che, affidata alla dottoressa Claudia Trippetti, lavora esclusivamente sul Covid-19 e sull’esame in grado di portarlo alla luce.

 

È possibile eseguire il Tampone Molecolare presso il Laboratorio analisi Chirolab attraverso un percorso dedicato che garantisce la massima sicurezza per i pazienti.

Tutto questo rende Chirolab un laboratorio di eccellenza nel panorama sanitario della Regione Umbria in grado di garantire elevati standard di qualità e sicurezza.

 


Laboratorio analisi Chirolab dell’Istituto Chirofisiogen Center di Perugia

 

Via della Valtiera, 225 – Collestrada (Pg)

 


 

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